Tutti noi livornesi ci siamo recati per una volta all'Ippodromo F. Caprilli d'estata o d'inverno. Ma non tutti sanno cosa rappresenta veramente l'Ippodromo per la città. Una struttura storica che ha le sue basi nel lontano 1739.
La prima data stampata sugli annuari da parte di Luigi Calabrini e pubblicati dal Jockey Club Italiano riporta come data 1739 e come città Livorno. Infatti è in questa data che si corre per la prima volta in Italia una corsa di cavalli ufficialmente registrata.
E' con l'inizio del XX secolo che però l'Ippodromo livornese incomincia a decollare. A quei tempi la più importante società italiana (politica ed economica) che si recava proprio nella nostra città per le cure marine, si presenteva all'Ippodromo per incontrarsi creando così anche un tocco di mondanità alle giornate del Caprilli.
Negli anni '30 la famiglia Ciano (che ha fatto tanto a Livorno) rafforza, sia in maniera tecnica che in maniera strutturale, il Caprilli. Infatti nel 1936 vengono costruite le prime tribune in muratura che sostituirono le vecchie tribune che erano ancora in legno (del 1868); viene creato l'impianto di illuminazione e vengono costruito numerosi box per la custodia dei cavalli. Grazie a questo rafforzamento strutturale ed al rafforzamento finanziario dei premi delle corse il nostro Ippodromo raggiunge il massimo del livello nazionale. Vengono organizzati grandi eventi dove partecipani i più grandi fantini italiani ed i più grandi cavalli. Hanno la loro origine in questo periodo il premio Livorno; il Criterium Labronico, la Coppa del Mare ed il premio d'Inverno.
Dopo la seconda guerra mondiale il Caprilli non abbandona la sua centralità nel panorama ippico italiano.
Il tempo però ha modificato le vecchie strutture. Nei primi anni Settanta una radicale intervento alle strutture ha portato allo spostamento della segreteria dal cento dell'ippodromo all'area del ristorante, con le poste d'insellaggio che venivano a loro volta spostate dalla via del Mare al retro della segreteria. Una diversa collocazione ha trovato anche il famoso "tondino" dove vengono insellati i cavalli che è stato spostato nella posizione attuale, vicino alla segreteria. Sono stati creati due nuovi grandi bar, uno vicino all'entrare al mare, ed uno vicino al centro dell'Ippodromo.
A fine anni novanta è stata resa operativa anche nel giorno di non corse l'agenzia ippica.
Nei primi anni di questo nuovo millennio il rapporto tra la società di gestione dell'Ippodromo e gli organisimi che presiedono l'ippica nazionale inizia ad incrinarsi, il numero di corse viene progressivamente diminuito fino allo scandolo di quest'anno quando vengono cancellate le rinuinioni autunnali.
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