UN BICCHIERE DI PONCE FATTO IN CASA |
La composizione del "PUNCH" prevedeva 5 ingredienti: té, zucchero, cannella, limone ed acquavite oppure acqua bollente, succo di limone, rum della Antille, spirito di noce moscata e orak (un distillato di vino di riso originario dell'Indonesia).
Il nostro "PONCE" invece nacque sostituendo al té o all'acqua bollente il caffé concentrato, sostituendo al posto del rum delle Antille il cosidetto "rum fantasia" praticamente un'invenzione "made in Livorno" formata da alcol, zucchero e caramello di colore scuro e, delle volte, aromatizzato con il rum (LA RICETTA ORIGINALE E' DEL RAGIONIER GASTONE BIONDI DELLA DITTA VITTORI).
La versione del "PONCE" diffusa tra l'ottocento ed il novecento prevedeva una bollitura del caffé macinato in una pentola piena d'acqua. Così facendo si otteneva un infuso che veniva filtrato con un panno di lana e immesso nella caffettiera. Al caffé veniva poi aggiunto un misurino di "rum fantasia" chiamato in gergo livornese "RUMME" o la mastice (LIQUORE DI SEMI DI ANICE VERDE MACERATI IN ALCOL).
Ci sono anche delle varianti al "PONCE" tradizionale come il ponce "mezzo e mezzo" ovvero caffé corretto con rum e mastice ed il "ponce americano" ovvero quello aromatizzato.
Oggi la preparazione del ponce avviene così: si utilizza un tipico bicchierino di vetro spesso (il gattino, come nella foto), si dosa lo zucchero e si aggiunge una piccola scorzetta di limone a forma di vela, si versa il "RUM" (ovvero il "Rumme").
Nella ricetta si può usare anche il liquore da solo in un mix tra "rum e cognac" o "rum e sassolino". Per il giusto assaggio si può prendere come riferimento il bordo superiore dei semicerchi che si trovano alla base del bicchiere.
Con il beccuccio del vapore della macchina espresso, si porta la mistura ad ebolizione e si colma il bicchiere con un caffé ristretto.
Il ponce deve essere bevuto caldo bollente. Si consuma generalmente dopo pranzo o dopo cena.
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