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mercoledì 1 agosto 2018

I LUOGHI DI LIVORNO: I 4 MORI


E' il monumento scultoreo più famoso di Livorno, simbolo della città e metafora della vittoria dei Medici, granduchi di Toscana, sui pirati, presenti in tutto il bacino del Mediterraneo.
La statua di Ferdinando I dei Medici, fondatore di Livorno, realizzata in marmo di Carrara dal fiorentino Giovanni Bandini detto Giovanni dell'Opera, fu terminata nel 1599, vivente ancora Ferdinando I, e posta sul suo piedistallo solo nel 1617, sotto il regno di Cosimo II.
Il Granduca di Toscana è raffigurato in uniforme di Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, marineria nata per combattere la pirateria, ostacolo al libero commercio ed allo sviluppo del nascente porto mediceo.
Le colossali figure di bronzo, opera di pregevole fattura dello scultore carrarese Pietro Tacca, allievo di Giambologna, furono aggiunte tra il 1623 ed il 1626.
Il monumento fu infine completato nel 1638 con emblemi in bronzo posti ai piedi della figura del Granduca.
Allusivi alle vittorie stafaniane, e realizzati su disegno del Tacca dall'allievo Taddeo di Michele, furono sottratti durante l'occupazione napoleonica del marzo 1799 quando l'effige di Ferdinando I fu atterrata. Partite le truppe francesi, nel luglio dello stesso anno i livornesi ricollocarono la statua sul piedistallo.
Originariamente posto in prossimità della banchina della Darsena, nel 1888 il monumento fu arretrato e spostato verso l'inizio di via Grande di circa 20 metri nell'attuale posizione. In tale occasione fu restaurato sotto la descrizione dell'opera. 
Durante la seconda guerra mondiale fu di nuovo smontato per difenderlo dai bombardamenti aerei ed alla fine del conflitto tornò al suo posto.
Il monumento è stato spesso rappresentato, dalle antiche stampe fino ai pittori Macchiaioli. Cesare Bartolena lo sceglie com luogo di ritrovo dei coscritti in partenza per la Guerra d'Indipendenza. Annibale Gatti decora tra il 1874 ed il 1875 il soffitto di un salone posto al piano nobile di Villa Mimbelli con la scena di Ferdinando II che presenta Pietro Tacc alla giovane consorte Vittoria Della Rovere, pittura comunemente conosciuta come Inaugurazione del Monumento dei Quattro Mori.
Da un punto preciso della piazza è possibile vedere il naso di tutti e quattro i Mori contemporaneamente: secondo una tradizione popolare questa visione porta fortuna.

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