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martedì 3 luglio 2018

I LUOGHI DI LIVORNO: IL FOSSO REALE


Il FOSSO REALE è risultato della rettificazione del 1838, opera dell'Ingegner Luigi Bettarini; il fossato perde le anse che lo caratterizzavano in origine ed assume la fisionomia di un vero e proprio fiume assomigliando ai lungarni pisani e fiorentini.
Anche i palazzi che si affacciano in questa zona, costruita nella età del XIX secolo, sono realizzati in grande scala e con una maggiore eleganza decorativa rispetto ai palazzi dei quartieri più antichi.
Il raffinato Palazzo Reggio ed il possente Palazzo Maurogordato, con la facciata rivestita di pesante bugnato, furono le residenze di ricchi mercanti di origine greca.
Palazzo Squilloni, l'antico Albergo del Nord, fu uno dei primi edifici ricettivi della città di Livorno, fuori dal Pentagono del Buontalenti.


Sotto Palazzo Squilloni, scendendo dallo scalandrone di fronte a Largo Fratelli Rosselli, incontriamo una serie di cantine, tra le quali la Cantina del Palio marinaro, luogo deputato per ospitare tutti gli oggetti necessari ad armare i campi delle gare remiere, dalle boe alle bandierine, ma in realtà è un vero e proprio museo del mare e dei vecchi mestieri.
Nello slargo, creato dall'ampliamento ottocentesco della città, fu ubicata la Fonte del Villano, statua bronzea raffigurante un giovane che stringe nella mano un pugnale con una cane accucciato ai suoi piedi, su di un grosso basamento in cui è inserito un rubinetto dell'acqua ed una vasca. Opera degli scultori De Angelis e Giuggi, inaugurata nel 1957, la statua ripropone, anche se con alcune variazioni, l'iconografia dell'antica Fonte del Villano, fatta costruire dalla Repubblica di Firenze dopo la vittoriosa difesa del Castello di Livorno nel 1496, dove il cane è il simbolo della fedeltà dei Livornesi verso i Fiorentini.
L'episodio della difesa di Livorno è rappresentato in uno dei quadri che decorano l'ingresso del Santuario di Montenero.

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