#LivornoDailyLive: TUTTO QUELLO CHE SUCCEDE IN CITTA' IN TEMPO REALE SUL NOSTRO ACCOUNT TWITTER, CLICCATE QUI -- INTERATTIVITA': IL NOSTRO BLOG SU FACEBOOK e IL NOSTRO BLOG SU TWITTER

giovedì 31 maggio 2018

I PERSONAGGI DI LIVORNO: AMEDEO MODIGLIANI


Nuova rubrica del nostro blog su "I PERSONAGGI" che sono nati a Livorno, e quindi livornesi "doc", e che sono diventati famosi nel mondo. Non si poteva non partire dal nostro grandissimo Amedeo Modigliani.

Amedeo Modigliani è nato a Livorno il 12 luglio 1884 ed è morto a Parigi il 24 gennaio del 1920. E' nato da una famiglia di origine ebraica ed è stato l'ultimo genito dei quattro figli di Flaminio Modigliani e Eugènie Garsin (francese originaria di Marsiglia). Quando nacque la famiglia stava attraversando un grave dissesto economico poiché l'impresa del padre era in bancarotta.
Fin dall'adolescenza Amedeo Modigliani fu afflitto da problemi di salute come la febbre tifoide, contratta a 14 anni e, due anni dopo, la tubercolosi contratta in maniera talmente grave da farli abbandonare gli studi.
Costretto spesso in casa per motivi di salute il piccolo Modigliani mostrò da subito una vera passione per il disegno, riempiendo pagine di schizzi e di ritratti tra lo stupore dei parenti.
Nel 1902 Amedeo Modigliani si iscrisse alla "Scuola libera di Nudo" di Firenze ed un anno dopo si spostò a Venezia dove frequentò l'Istituto per le Belle Arti di Venezia.
Nel 1906 Modigliani si trasferì in Francia, a Parigi. Amedeo Modigliani sviluppò uno stile unico che era contemporaneo del movimento artistico dei cubisti. Si dice che Modigliani svolgesse il suo lavoro rapidamente completando un ritratto in una o al massimo due sedute.
Il 3 dicembre del 1917 si tenne la prima mostra personale di Amedeo Modigliani presso la galleria Berthe Weill. La mostra fu chiusa dopo poche ore perché, secondo il capo della polizia di Parigi, era troppo scandalosa. Nello stesso anno Modigliani ricevette la notizia, da una sua ex-amante franco-canadese, Simon Thiroux, che ritornava dal Canada perché aveva dato alla luce un figlio avuto da lui. Modigliani non riconobbe mai il bambino. Trovò invece il grande amore in Jeanne Hébuterne con la quale si trasferì in Provenza, dopo che lei era rimasta incinta: il 29 novembre del 1918 nacque Jeanne, la bambina di Modigliani.
Mentre era a Nizza Leopold Zborowski si propose di aiutarlo a cercare di vendere i suoi lavori ai ricchi turisti. Fu questo il periodo in cui produsse gran parte dei dipinti che sarebbero poi diventati popolari e di maggiore valore.
Nel maggio del 1919 fece ritorno a Parigi dove, insieme a tutta la famiglia, affittò un appartamento in rue de la Grande Chaumiére. Mentre vivevano nell'appartamento Modì e sua moglie dipingevano ritratti l'uno dell'altra e tutti e due insieme. In questo periodo però la salute di Amedeo Modigliani peggiorò e la tubercolosi lo spegneva all'Hopital de la Charité nel 1920.
La moglie Jeanne Hébuterne, dopo la more di Amedeo Modigliani, venne riportata a casa dai suoi genitori ed era incinta del secondo figlio. Jeanne Hébuterne però non resse il lutto e, all'indomani del suo ritorno a casa, si gettò da una finestra al quinto piano.
Amedeo Modigliani è sepolto, insieme alla moglie, presso il cimitero di Pére-Lachaise.

Nessun commento:

Posta un commento